Le somme tornano nella disponibilità della società consortile. Nel pomeriggio la notifica del decreto, dopo l’incontro tra la governance e il magistrato che aveva evitato il ricorso ai giudici del Riesame
TERAMO – Può tornare alla piena operatività da oggi il Mo.Te., la società pubblica multi servizi, i cui conti erano stati posti sotto sequestro da parte del nucleo economico finanziario della Finanza dell’Aquila, nell’ambito dell’inchiesta sulla malversazione del contributo regionale da utilizzare per la realizzazione di una piattaforma per la gestione dei rifiuti e una parte del quale ‘stornato’ per il ripianamento del bilancio societario e che vede indagati oltre alla società consortile anche l’ex amministratore unico. Il gip del tribunale di Teramo ha firmato il decreto di revoca del sequestro preventivo con la restituzione delle somme incamerate, dando il via libera alla regolare attività del Mo.Te.
La notifica del provvedimento è stata effettuata nel pomeriggio di oggi al legale, l’avvocato Gennaro Lettieri. Il dissequestro è stato possibile senza il passaggio attraverso un ricorso al tribunale del riesame, ma dietro una richiesta avanzata al pubblico ministero titolare dell’indagine, Stefano Giovagnoni, al quale era stato prospettato la necessità di avere sbloccata la somma in questione – 700mila euro -, per poyter dare avvio al piano di risanamento societario da parte dell’attuale governance guidata dal commercialista Ivan Di Cesare. Tra le incombenze più urgenti c’è infatti il pagamento degli stipendi per i 57 dipendenti che hanno regolarmente continuato a lavorare in questi giorni.